Educazione civica con "Libera Macerata"

In un clima prepasquale foriero di eventi si è svolta, presso il Liceo scientifico "G. Galilei", la giornata conclusiva del percorso promosso dal presidio di Libera Macerata con la classe 3°M dell’Istituto, coinvolta grazie alle docenti Giuseppina Capodaglio e Francesca Serafini.

     L’Associazione, fondata nel 1995 da Don Luigi Ciotti all’indomani delle stragi di mafia degli anni Novanta per il contrasto alle mafie e alla mentalità mafiosa, conta gruppi di volontari e volontarie in tutta Italia e, dal 2020, anche Macerata ha il suo presidio che collabora con le istituzioni scolastiche.

     Dopo un approfondimento incentrato sul tema degli stereotipi mafiosi e sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, l'attività ha previsto un focus sul tema della memoria nei giorni immediatamente successivi al 21 marzo, data della giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Per l'occasione i ragazzi e le ragazze hanno letto in classe i nomi delle 1069 vittime innocenti, sull'esempio di quanto avvenuto alla manifestazione nazionale tenutasi a Milano il 21 marzo, ed hanno raccolto le storie di diverse vittime affiggendole poi su cartoncini colorati lungo il corrimano delle scale interne del liceo.

      L'installazione è stata effettuata con l’obiettivo di far conoscere a tutti i liceali le storie di tanti uomini e donne, ragazzi e ragazze, soffermandosi per qualche minuto a leggere i loro nomi ed il loro vissuto, così che ognuna delle vittime è diventata testimone di memoria viva, che si è fatta carne ed ossa grazie al racconto che poi ciascuno studente ha trasmesso ad altri.  

     Con l'intento di abbattere gli stereotipi mafiosi, sono state raccolte storie di vittime che, per la loro giovane età, per il loro trascorso o per il territorio in cui hanno perso la vita, rappresentano un elemento di vicinanza con i ragazzi di oggi, che sono entrati così in empatia con queste brevi narrazioni ed hanno compreso che le mafie non si fermano neanche di fronte a chi non ha nulla a che fare con la criminalità organizzata.

      “Questa attività è stata un piccolo gesto che ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di portare avanti la memoria viva e l'impegno concreto in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” scrivono nel comunicato stampa le responsabili dell’Associazione Giulia Pranzetti, Francesca Romagnoli, Benedetta Mazzieri, che il Dirigente scolastico Roberta Ciampechini coglie l’occasione per ringraziare a nome della scuola tutta.