Homo cellularis

Martedì 5 aprile u.s. le classi quarte del nostro Liceo hanno incontrato il dott. Marco Moglie, Sociologo specializzato in Comunicazione e Mass Media, autore del progetto “Homo Cellularis”, che ha tenuto un’interessante conferenza presso l’Aula magna dell’ITE Gentili di Macerata. 

     Evidente lo scopo: sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza dei mezzi di comunicazione e alla loro incidenza sulla società. L’iniziativa è stata considerata un’opportunità di approfondimento nell’ambito dello sviluppo dell’educazione civica come insegnamento curriculare.

    Di seguito le parole del dott. Moglie e l’intervista in formato digitale che il Dirigente Scolastico, prof.ssa Roberta Ciampechini, ha rilasciato, con il dottor Moglie, per gli studi di Radio Linea:

    Ormai da anni la comunità scientifica internazionale sta guardando con grande preoccupazione ai gravi problemi sociali e cognitivi che stanno emergendo dall'uso scriteriato e quasi ossessivo degli smartphone e delle piattaforme digitale.

    Si parla di "analfabetismo funzionale", una sempre più manifesta diminuzione della capacità di attenzione, di lettura, di comprensione e di distinguere il vero dal falso. Un problema che non risparmia nessuno a prescindere dall'età. Ovvio che le conseguenze maggiori le subiscono coloro che sono uomini o donne "in costruzione" e quindi in età scolare. Ed è per questo che il progetto Homo Cellularis, promosso dalla Regione Marche, si rivolge a tutto il mondo dell'istruzione: dalla scuola dell'obbligo alle università, dagli insegnanti, ai genitori e agli studenti. Si spiegano i perché di questo vero e proprio allarme sociale, passando dalla storia e dalle strategie di comunicazione per arrivare alle estreme conseguenze dell'uso smodato dei moderni smartphone e della rete. Perché, come ben sappiamo, conoscere è anche un modo per prevenire. 

   Quindi per noi questo progetto è una sorta di missione, che portiamo avanti chiedendo il sostegno e la collaborazione di tutti gli operatori del mondo dell'istruzione, nonché dei genitori e degli stessi studenti, per farsene loro stessi divulgatori. E a questo proposito voglio qui ringraziare la dirigente scolastica Roberta Ciampechini, per l'interesse manifestato e la preziosa collaborazione prestata.