Incontro con Giovanni Floris

           Alle 14:00 di venerdì 5 maggio le classi 1E, 3M e 5C del “Galilei” si sono date appuntamento presso la sala “Giovannetti” di Palazzo degli Studi per accogliere il saggista, romanziere, giornalista Giovanni Floris, accompagnato dalla dott. ssa Annalisa Del Monte, titolare dell'omonima libreria maceratese, che ha curato la distribuzione dell’ultimo romanzo del celebre conduttore televisivo, “Il gioco”, edito da Solferino.

        Il Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini  ha sapientemente introdotto e valorizzato la presenza di Floris al liceo, coadiuvata da alcuni docenti di Lettere dell’Istituto, le prof.sse  Maria Luisa Busa, Silvia Forti e Francesca Serafini (docente di Diritto ed Economia), il prof. Enzo Nardi e la docente Giuseppina Capodaglio, referente del progetto biblioteca del liceo.

        Gli studenti si sono mostrati curiosi ed interessati a rivolgere numerose domande all’autore de “Il gioco”, nel tentativo di approfondire la conoscenza di uno scrittore che ha saputo avvincerli e conquistarli con il suo giallo, girato nell’ambito di una scuola romana.

            Ad esordire con una domanda mirata è stata una giovane allieva del primo anno di liceo, molto apprezzata da Floris per avergli offerto la possibilità di puntualizzare la relazione tra la vicenda della protagonista femminile del giallo, la giovane studentessa Rossella Catrambone, con il caso storico della quindicenne Emanuela Orlandi, cittadina vaticana scomparsa misteriosamente da casa al rientro dalle sue lezioni di musica il 22 giugno del 1983, a tutt’oggi caso irrisolto tra i più scabrosi d’Italia.

           Sono seguite interessanti domande, riprese anche dalla telecamera del tecnico del liceo Fabio Camastra, sulla scelta dei nomi dei personaggi del romanzo, sull’abbondanza delle citazioni letterarie presenti nel testo, segno della profonda preparazione culturale di un giornalista molto conosciuto per i suoi programmi televisivi, ma anche per la sua scrittura sapiente e avvincente. 

            In particolare, i docenti hanno apprezzato le considerazioni emerse dal confronto con l’autore in ordine alla conferma dei preziosi anni di scuola come di un periodo magico della vita, sia per i giovani di ieri che per quelli di oggi, incentrato soprattutto sullo studio. 

            E, per usare le parole di Floris,  “Tutto, in mezzo allo studio, vale di più”. 

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