Premio Asimov - X Edizione
Anche quest’anno il nostro Liceo ha partecipato al Premio Asimov, un’iniziativa ideata e promossa, dieci anni fa, dal fisico Francesco Vissani (Dirigente di Ricerca presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso), il quale nella scelta dell’intitolazione intuì che le opere del biochimico e scrittore Isaac Asimov, lungi dall’essere confinabili, in modo riduttivo, nel genere della “fantascienza”, indicavano invece – con l’invito a esplorare l’ignoto – nuove prospettive per il mondo della “scienza”, la quale – lo ha ricordato il Prof. Claudio Pettinari – riveste un ruolo fondamentale nell’offrire alla comunità un’autentica possibilità di crescita. Il sogno che ha, fin dall’origine, animato il Premio Asimov è proprio questo: coinvolgere il mondo studentesco nell’appassionante scoperta del mondo scientifico, le cui ricerche e i cui studi vanno letti in modo attento, accurato e profondo. Da qui l’idea di premiare, ogni anno, le recensioni più riuscite.
Quest’anno la fase regionale del “Premio Asimov” ha visto insignito del prestigioso riconoscimento Paolo Pierucci (5B), allievo del Liceo scientifico “Galilei” di Macerata, «per aver recensito con proprietà di linguaggio, competenza e ricchezza di contenuti» il saggio di Marco Crescenzi, Più in alto degli dèi. L’ingegneria dell’uomo prossimo venturo, prescelto tra le cinque opere di saggistica individuate dalla Commissione scientifica come particolarmente meritevoli.
La cerimonia di premiazione si è svolta martedì 13 maggio 2025 presso la sala convegni del Rettorato di Camerino, alla presenza del Ch.mo Prof. Graziano Leoni (Magnifico Rettore UNICAM), del Prof. Claudio Pettinari (Presidente del Consorzio Nazionale sulle Scienze e Tecnologie Quantistiche), del Prof. David Vitali (Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie e Referente regionale della Commissione scientifica), del Prof. Francesco Vissani (in collegamento online), Dirigente di Ricerca presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, nonché Coordinatore e ideatore di questa appassionante iniziativa, che ha visto – come hanno riferito i relatori – una crescente e costante partecipazione da parte delle scuole: quest’anno quasi 15.000 partecipanti a livello nazionale, nelle sole Marche 588 studenti provenienti da 20 istituti secondari di secondo grado.
I moderatori, contestualmente alla consegna del diploma, hanno colto l’occasione per rivolgere alle studentesse e agli studenti – premiati nelle diverse categorie – domande di approfondimento sulle tematiche emerse dall’analisi dei saggi selezionati per questa decima edizione: Marco Crescenzi, Più in alto degli dèi. L’ingegneria dell’uomo prossimo venturo; Katalin Karikò, Nonostante tutto. La mia vita nella scienza; Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano; Sandra Lucente, Quanti? Tanti! …; Antonella Viola, Il sesso è (quasi) tutto.
Gli interventi hanno messo in luce una grande ricchezza di spunti di riflessione: sulla genetica molecolare e sulle inedite (e controverse) prospettive di questo campo di ricerca; sul dialogo – aperto più che mai – tra filosofi e scienziati che si sono occupati, fin dai tempi più lontani, dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo; sull’esortazione a sollevare lo sguardo e osservare la Natura, a riscoprire il legame imprescindibile con le foreste, tesori spesso dimenticati; sull’invito ad essere curiosi, ad andare fino in fondo, a documentarsi, a ricercare le fonti, a capire, ad esempio, l’impatto ambientale che può essere causato da un piccolo coleottero, il bostrico tipografo, il quale, scavando gallerie sotto la corteccia dell’albero e interrompendo il flusso di linfa, danneggia l’abete rosso, la specie arborea più diffusa dei boschi alpini. Più in generale, le riflessioni hanno evidenziato, in filigrana, quanto i valori ineludibili del lògos e dell’autàrkeia – princìpi ereditati dalle antiche scuole filosofiche – siano alla base della tenacia e della costanza necessarie agli scienziati per svolgere instancabili ricerche, anche a fronte di ostacoli che possono incontrare nel mondo politico o accademico. A tal proposito, in un momento della cerimonia è stato ricordato – dal prof. Vissani – il filosofo stoico Marco Aurelio, il cui insegnamento è stato una stella polare, che ha guidato la biologa ungherese Katalin Karikò (Premio Nobel 2023) nelle rigorose e complesse indagini sulla molecola mRNA, le quali hanno aperto straordinarie prospettive nella ricerca scientifica.
Allo studente premiato Paolo Pierucci le congratulazioni del Dirigente scolastico Roberta Ciampechini e della docente referente Prof.ssa Sara Ciucci.